sabato 15 novembre 2014

L'edicola votiva di viale Signore Ritrovato


Edicola votiva
Questa foto mostra l'edicola votiva, ubicata in viale Signore Ritrovato, il cui viale prende il nome proprio dall'evento che portò alla costruzione dell’edicola.
Si racconta che il 12 febbraio 1903 un certo Girolamo Anzalone, pietrino ma ammogliato a Barrafranca, entrato nella chiesa Madre, rubò la pisside d’oro con tutte le ostie (S. Licata, C. Orofino, "Barrafranca. La storia, le tradizioni, la cultura popolare, 3 edizione, 2010).
Probabilmente la pisside fu venduta e le ostie seppellite lungo il viale Signore Ritrovato. Il 21 febbraio 1903 Rocco Rinaldi, di Giuseppe, ritrovò le ostie avvolte in un fazzoletto. Subito fu avvertito il vicario don Guerreri che, assieme ad altri preti, andarono a prendere quel "bottino prezioso" e lo portarono in processione alla chiesa Madre.
Alla notizia del ritrovamento, tutta la popolazione si mobilitò, iniziando a raccogliere i soldi per poter costruire una chiesetta. Notizie particolareggiate le ritroviamo ne memoriale "Codice salomoniesco" (inedito) del barrese Giuseppe Salamone, conosciuto come il brigante Salamone. La vicenda è narrata nel capitolo riguardante sant'Alessandro, aggiungendo come la popolazione contribuì non solo economicamente ma materialmente alla volontà di costruire in quel luogo una chiesa, ossia trasportando nel luogo del ritrovamento pietre, sassi di ogni genere per poter costruire la suddetta chiesa. Questa non non fu mai costruita e si optò per una edicola.
Il Salamone aggiunge che il sacrilego Anzalone fu condannato a un anno di reclusione, ma ebbe sei mesi di grazia perchè, durante il processo, ammise che l'atto sacrilego fu compiuto per fame. Nel febbraio 1960 il Comune  restaura l'edicola, inserendo la seguente lapide: 

A CONDANNA DEL FURTO SACRILEGO
ED A RICORDO DEL RITROVAMENTO DELL'OSTIA
SANTISSIMA
IL POPOLO DI BARRAFRANCA
QUESTA CAPPELLA INNALZAVA NEL 1903.
IL COMUNE
LA RESTAURA NEL FEBBRAIO 1960
DEDICANDOLA AL SACRO CUORE DI GESÙ

Agli inizi del 2000, l'edicola viene di nuovo restaurata e affidata alla "Confraternita del SS. Crocifisso". Possiamo dire che a Barrafranca tanti sono gli eventi strani succeduti negli anni e questo è uno di quelli.
FONTI:  "Codice salomoniesco" (inedito) del barrese Giuseppe Salamone; Salvatore Licata, Carmelo Orofino, BARRAFRANCA. La storia, le tradizioni, la cultura popolare, terza edizione. Fonti orali. (Foto e materiale sono soggetti a copyright)

RITA BEVILACQUA 



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