Angelo
Ligotti nacque a Barrafranca il 18 novembre 1910 da Onofrio e da Giuseppina
Piazza. Ultimo di sei figli (Giuseppina, Maria, Benedetto, Rosa e Rosalia),
dopo il diploma in Lettere classiche, frequentò la facoltà di Medicina presso
l’Università di Catania. Il 1° novembre 1937 conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia.
Nel 1938
conseguì l’abilitazione presso l’Università di Padova e, nel 1939, si
specializzò in Malariologia e in Igiene pubblica. Lo stesso anno fu chiamato a
dirigere il Laboratorio Provinciale d’Igiene e Profilassi, reparto
micrografico, di Pola (Istria). Nel 1940 fu richiamato alle armi, come tenente
medico, presso il 74° Fanteria di Pola. Promosso capitano, nel 1942, venne
assegnato alla direzione del laboratorio batteriologico dell’isola di Arbe
(Dalmazia).
Nel 1948 si
sposò con Anna Trubia, da cui ha avuto un solo figlio, Onofrio.
Nel corso
della seconda guerra mondiale, partecipò a diverse azioni belliche con il 2°
battaglione del 74° Fanteria, con la 57° sezione di sanità e con il 63°
ospedale da campo. Terminata la guerra, conseguì l’idoneità a medico
provinciale e, vinto il concorso a medico provinciale di ruolo, esercitò le sue
funzioni a Bologna, a Ragusa e alla direzione generale di sanità di Roma. Dopo
alcuni anni decise di abbandonare la carriera per fare l’ufficiale sanitario e
il medico condotto a Barrafranca. In questo periodo approfondisce
i propri studi in campo sanitario e batteriologico, tanto che le sue ricerche furono
oggetto di pubblicazione. Ricordiamo: La malattia di Aujeszky (o
pseudorabbia, malattia virale del suino causata da un Varicellovirus); Sulla filtrabilità del bacillo di Koch (Mycobacterium
tuberculosis, bacillo responsabile, nell’uomo, della tubercolosi); Sulla dissociazione batterica del bacillo
di Eberth nei portatori (affetti cioè da febbre tifoidea provocata dal
batterio della Salmonella); O
jednom slucaju limfosarkoma rektuma (linfosarcoma rettale); Un caso di malattia di Aujeszki; Contributo sullo studio del tifo petecchiale (trasmesso
dai pidocchi, ne è responsabile la Rickettsia prowazekii).
Il ministero
della Pubblica Istruzione, direzione generale delle accademie e biblioteche,
con decreto ministeriale del 21 marzo 1960, lo nominò Ispettore bibliografico onorario per le
biblioteche dei Comuni di Barrafranca, Mazzarino, Gela e Butera, per il
triennio 1960/63. Fu corrispondente di autorevoli riviste scientifiche,
storiche, archeologiche e paleografiche, tra cui le riviste “Archivi” e
“L’Alfiere”, fu corrispondente dell’Accademia dei Lincei, delle Società di
Storia Patria e dei rispettivi Archivi storici.
Si
spense a Barrafranca il 17 dicembre del
1984
Palazzo Ligotti |
A perenne memoria gli è stata intitolata la stradina che fa
ad angolo con il Corso Garibaldi, dove il . Ligotti aveva lo studio medico, facente parte di un'enorme palazzina sita proprio nel Corso.I noltre nel centenario della sua nascita, l’amministrazione Comunale dell’allora
sindaco Angelo Ferrigno pose una lapide nella sua abitazione, sita nel Corso
Garibaldi.
(Fonti: Salvatore Ciulla, “Barrafranca anni Trenta”;
Salvatore Licata, “Barresi in primo piano”.)
(Foto e materiale sono soggetti a copyright)
RITA BEVILACQUA
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