![]() |
(Foto dal web) |
![]() |
Signore dell'Olmo- Mazzarino (CL) |
Anche
se questa festa liturgica è stata soppressa e unificata a quella
dell’Esaltazione della Croce del 14 settembre, in molti paesi siciliani e non,
si continua a festeggiare come festa del SS Salvatore. In Sicilia sono molti i
comuni che il 3 o la prima domenica di maggio, festeggiano il
SS. Salvatore: Il Signore dell’Olmo a Mazzarino (CL), U Signuruzzu du Lacu a
Pergusa (EN), SS Crocifisso a Siculiana (AG), SS Crocifisso a Castelvetrano
(TP), SS Crocifisso a Catatafimi (TP), SS Crocifisso a Lascari (PA), il SS
Crocifisso a Monreale (PA), tanto per citarne alcuni.
![]() |
Sant'Alessandro- Barrafranca (EN) |
A
Barrafranca (EN) il 3 maggio si è sempre festeggiato il Santo patrono,
sant'Alessandro. Residui arcaici della festa della Santa Croce si riscontrano
nelle preghiere recitate in questo giorno.
Da tradizione, la mattina della festa del patrono i devoti vanno a portare il pane votivo al Santo presso la chiesa Maria SS della Stella, che ne custodisce un simulacro. Gli anziani ricordano che, anticamente, mentre si andava in chiesa, si recitava il rosario detto "Du miliuni", così chiamato perché si pronuncia un milione di volte la parola Gesù. Il rosario "Du miliuni" è composto di un solo mistero, intervallato da 10 invocazioni del nome di Gesù. A rosario concluso si sarà pronunciato 1000 volte il Santo Nome di Gesù. Anticamente il conto si teneva con dieci sassolini o dieci pezzetti di legno, lasciati cadere a terra. In seguito si utilizzò la corona del rosario.
Da tradizione, la mattina della festa del patrono i devoti vanno a portare il pane votivo al Santo presso la chiesa Maria SS della Stella, che ne custodisce un simulacro. Gli anziani ricordano che, anticamente, mentre si andava in chiesa, si recitava il rosario detto "Du miliuni", così chiamato perché si pronuncia un milione di volte la parola Gesù. Il rosario "Du miliuni" è composto di un solo mistero, intervallato da 10 invocazioni del nome di Gesù. A rosario concluso si sarà pronunciato 1000 volte il Santo Nome di Gesù. Anticamente il conto si teneva con dieci sassolini o dieci pezzetti di legno, lasciati cadere a terra. In seguito si utilizzò la corona del rosario.
Inoltre
gli anziani chiamavano questo giorno "Giorno delle Santi Croci" in riferimento all’antica
ricorrenza: infatti, nel rosario "Du miliuni" non viene citato
sant'Alessandro ma viene invocato, per ben mille volte, il nome di Gesù. Non a
caso vi era la consuetudine di scegliere come punto di partenza per il
"viaggio al Santo" a sant'Alessandro proprio quelle "croci"
(in dialetto cruciddi) che i nostri avi avevano costruito nelle strade di
entrata al paese.
Rita Bevilacqua
Nessun commento:
Posta un commento