Gen. Luigi Calcedonio Cannada |
Difatti il 12 settembre 1986 il Consiglio Comunale delibera l’intitolazione del
Viale Catena al valoroso Generale Cannada per il suo coraggio, la sua onestà,
la sua abnegazione verso il suoPaese e verso l’Arma dei Carabinieri. Distintosi in varie azioni sia della Prima che della Seconda Guerra Mondiale, dedicò tutta la vita al servizio del Paese.
Ricordiamo
ai posteri la figura del generale CANNADA.
LUIGI
CALCEDONIO CANNADA nacque a Barrafranca il 4 maggio 1895. Fratello
del defunto Dott. Arturo CANNADA, fondatore dell’omonima farmacia. Dopo aver
conseguito la licenza liceale, fu ammesso all’Accademia Militare di Modena,
dove esce col grado di Sottotenente. Assegnato al 147° Fanteria, in zona
di guerra, si distinse in numerose imprese.
Il 5
giugno 1917 fu gravemente ferito sul monte Mrzli, chiamato più
semplicemente dai soldati italiani Monte Smerle, lungo la valle dell’Isonzo,
tra la Bainsizza e Caporetto, appena al di là della frontiera tra Italia e
Slovenia. Dopo aver frequentato un corso per allievi piloti presso il
Battaglione Scuola Aviatori, divenne istruttore pilota. Fu uno dei primi piloti
della nascente aeronautica e istruttore nel campo di aviazione militare
della Malpensa fino al dicembre 1919.
Nel 1920 fu
assegnato alla Legione Carabinieri di Palermo. Promosso capitano, svolge il
proprio servizio in diversi reparti della penisola.
Nel 1934,
assegnato al Ministero della Guerra, divenne responsabile della sezione di
controspionaggio in Friuli – Venezia Giulia.
Partecipò
come comandante di battaglione alla Seconda Guerra
Mondiale nei Balcani (ottobre 1940-maggio 1941)
Nel 1942,
raggiunto il grado di tenente colonnello, comandò l’XI Battaglione Carabinieri
in Montenegro.
Dopo
l’armistizio dell’8 settembre del 1943, rifiutò di collaborare con i tedeschi
e venne fatto prigioniero dai nazisti e internato in vari lager fino alla
fine della guerra.
Promosso
Colonnello, nel 1952 comandò la Legione Carabinieri di Padova.
Nel 1956 fu
nominato Generale di Brigata e, infine, Generale di Divisione nell’ausiliaria. Si
spense a Padova il 25 marzo 1966.
Per i suoi
meriti, ha ricevuto diverse onorificenze. Ne elenchiamo alcune: Cavaliere
dell’Ordine della Corona d’Italia: Croce al merito di Guerra; medaglia
Militare d’argento al merito; medaglia Mauriziana
al Merito; decorato della Croce d’Oro per anzianità di Servizio. Inoltre fu autorizzato a fregiarsi di un particolare distintivo d'onore, per la sua ferita riportata il 4/6/1917 sul Monte Mrzli.
(Foto e materiale sono soggetti a copyright)
RITA BEVILACQUA
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