Altare di Santa Rita, chiesa Madre |
Il
22 maggio la Chiesa festeggia Rita da Cascia (Roccaporena 1381-Cascia 22 maggio
1447/1457), la Santa agostiniana “dei casi impossibili”, cioè di quei casi
clinici o di vita, per cui non ci sono più speranze e che con la sua
intercessione, tante volte miracolosamente si sono risolti. Sposata e madre di
due gemelli, sopportò con pazienza le faide tra i clan, finché riuscì a
convincere il marito a tirarsene fuori e a riconciliarsi con Dio. Dopo la morte
del marito e dei figli, entrò nel monastero dell’Ordine di sant’Agostino a
Cascia, in Umbria, offrendo un sublime esempio di pazienza e devozione. Fu
Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da
Leone XIII.
Statua lignea di Santa Rita |
A Barrafranca (EN)
nella chiesa Maria SS. della Purificazione, chiesa Madre, è presente un altare
dedicato alla Santa, in cui è esposta la statua lignea risalente
al 1940, come attesta la lapide posta a sinistra dell’altare. La Santa è
rappresenta in abito agostiniano, con coroncina appesa al fianco sinistro, in
atteggiamento riflessivo mentre contempla la croce che tiene in mano, e una
spina le trafigge la fronte (in ricordo alla spina che ricevette da Cristo). Il
volto è sereno, di chi accoglie con amore le prove che Dio le ha riservato.
Il
giorno della festa, molti devoti si recano a renderle omaggio,
portando rose rosse e lumini. Proprio le rose sono molto
care alla Santa, in riferimento ad uno degli ultimi episodi della sua vita. Un
giorno, essendo immobile a letto, una parente andò a trovarla. Prima di
congedarsi, le chiese se desiderasse qualcosa da Roccaporena. Rita rispose che
le sarebbe piaciuto avere una rosa del suo orto. La parente le fece notare che
era inverno, ma Rita insistette. Tornata a casa, questa si recò nell’orticello
e vide una bella rosa fiorita. Stupita, la colse e la portò a Cascia da Rita.
Oltre a questa tradizione, che è presente in tutta l’Italia,
a Barrafranca vi è anche quella, quasi del tutto scomparsa,
“dell’abito di santa Rita“, ossia di indossare, come ex voto,
l’abito agostiniano e partecipare alle funzioni liturgiche.
(Foto e materiale sono soggetti a copyright)
RITA BEVILACQUA
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