Secondo
la pietà popolare, ogni giorno della settimana ha una sua particolare devozione:
chi a Maria, chi a Cristo o ai Santi. Nei diversi giorni si svolgono pie pratiche
riconosciute e approvate anche dalla Chiesa. Riporto lo schema tramandatomi dalla mia
mamma (spesso cambia da paese e paese):
"Luni
all’Armi purganti
Marti
a Sant’Antoniu
Mircuri
a San Giseppi
Jiuvi
a Santa Rita
Venniri
allu Crucifissu
Sabatu
alla Madonna
Duminica
allu Signuri."
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Anime del Purgatorio (foto dal web) |
La
preghiera giornaliera alle Anime del Purgatorio che, nella devozione popolare,
alcuni praticano il LUNEDÌ deriva da una pratica cristiana chiamata "Atto
eroico di carità per le anime purganti", o "Vantaggio delle Anime del
Purgatorio"che consiste in una spontanea offerta del fedele di tutte le
sue opere soddisfattorie (riparazione di offesa, danno o similari...) in vita,
e di tutti i suffragi che può egli avere dopo morte, a vantaggio delle sante
Anime del Purgatorio. Questo pio esercizio a pro dei defunti fu istituito
dal Ven. P. Domenico di Gesù Maria, Carmelitano Scalzo, fondatore dell'Istituto
del Consorzio dei Fratelli. L’atto fu approvato dal Pontefice Gregorio XV con
la "Bolla Pastoris Aeterni".
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Fercolo di Sant'Antonio- Barrafranca |
La
devozione del MARTEDÌ a Sant'Antonio da Padova richiama la pratica cristiana
conosciuta come "I 13 martedì di Sant'Antonio". Perché proprio il
martedì? Perché, storicamente, i funerali del Santo furono celebrati il martedì
successivo ala sua morte. Questa pratica consiste nella preparazione alla Festa
del Santo dal tredicesimo martedì che precede la festa.
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Fercolo di San Giuseppe- Barrafranca |
La
devozione del MERCOLEDÌ a San Giuseppe inizia nella prima metà del secolo XVII, quando si fece strada in diversi
paesi una corrente di pensiero che proponeva il mercoledì come giorno di devozione al Santo Patriarca. Secondo il teologo padre Gauthier "nessuno ne ha mai dato una spiegazione
chiara e precisa". Egli ne documenta la presenza, concludendo che
"questa tendenza verso il mercoledì è continuata dopo il 1650, e si può
perfino sostenere che è diventata la più corrente". Fino al XVII sec molti
predicatori cattolici sostenevano l’importanza di mantenere come giorno
dedicato a San Giuseppe il Sabato, allora dedicato a Maria, proprio per non
separare la Santa Famiglia. Benedetto XIV concedeva, nel 1745, ai Carmelitani
scalzi della provincia di Catalogna di celebrare una messa votiva solenne di
san Giuseppe tutti i mercoledì dell'anno; nel 1772, Clemente XIV autorizzava i
medesimi a celebrare una seconda messa votiva solenne ogni mercoledì, secondo
le esigenze dei fedeli. Indulgenze furono concesse all'Ordine dei carmelitani
da Clemente XIII (nel 1762 e anni successivi) per una novena di mercoledì in
preparazione alla festa di san Giuseppe. Pio VII, nel 1819, concedeva
un'indulgenza per tutti i mercoledì dell'anno a chi recitava in quel giorno i
dolori e le allegrezze di san Giuseppe. Con un indulto generale del 5 luglio
1883, Leone XIII attribuiva a ogni giorno della settimana un tema particolare,
ratificando il mercoledì come il giorno di san Giuseppe in tutta la Chiesa, con
Messa votiva corrispondente; la stessa condotta fu mantenuta dalla
Congregazione dei Riti con un decreto del 3 giugno 1892. Con il "Motu Proprio"
del 25 luglio 1920, in occasione del 50° anniversario della proclamazione di
san Giuseppe come patrono della Chiesa universale, Benedetto XV richiamava
"l'importanza di tutti i mercoledì e dei giorni del mese che gli è
consacrato". Il nuovo Messale romano, pubblicato per la prima volta in
latino nel 1970, contiene parecchie Messe votive, compresa quella in onore di
san Giuseppe. Anche se nessuna di esse è messa in relazione con un giorno
determinato della settimana, si deve riconoscere che, dopo più di due secoli,
per un buon numero di cattolici il mercoledì rimane il giorno consacrato a san
Giuseppe.
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Fercolo Santa Rita- Barrafranca |
La
devozione del GIOVEDÌ va a Santa Rita perché, secondo la tradizione, la Santa
morì proprio di giovedì. Questa dedicazione richiama la pratica cristiana
conosciuta come "I 15 giovedì di Santa Rita". Questa pratica consiste
nel celebrare i 15 giovedì che precedono la festa della Santa con particolari
pratiche. Sono stati istituiti allo scopo di commemorare i 15 anni che Santa
Rita portò le stigmate.
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Fercolo SS Crocifisso- Barrafranca |
La
devozione del VENERDÌ al Crocifisso è una conseguenza della devozione
del Venerdì Santo, giorno in cui Cristo morì in Croce.
La
devozione del SABATO a Maria assume diverse valenze. La devozione alla Madonna ha
ricevuto un forte impulso agli inizi del X secolo con la riforma monastica che
ha dato forma alla civiltà medievale. Dopo quell'epoca divenne usanza
generale di dedicare il Sabato alla Madonna. San Ugo, abate di Cluny,
ordinò che nelle abbazie e monasteri del suo Ordine dell'Ufficio dovrebbe
essere cantata e una Messa celebrata in onore di Maria Santissima il sabato. A cominciare dal celebre predicatore J. Eck
(1486-1543), che assegnava il sabato alla glorificazione congiunta "della
vergine Madre, Anna e Giuseppe", nella prima metà del secolo XVII. Una
possibile spiegazione potrebbe venire dal Vangelo. Non tutti credevano nella
Resurrezione di Gesù.
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Fercolo Madonna- Barrafranca |
Solo Maria, in quel giorno di attesa tra la crocifissione
e la resurrezione, non smise mai di credere che il Figlio sarebbe Resuscitato.
In quel Sabato, dunque, su tutta la terra, solo lei personificato la Chiesa
cattolica. Come il sabato precede e porta alla domenica, giorno del Signore, così
la memoria di Maria di sabato precede e accompagna la celebrazione della Pasqua
settimanale di Cristo. Il sabato è il giorno del sepolcro, il giorno del
silenzio, il giorno in cui la Chiesa non celebra riti, perché il Cristo riposa
nel grembo della terra. Il sabato è anche preparazione e introduzione alla
domenica, simbolo e segno della festa del cielo, e la santissima Vergine è la
preparazione e la via verso Cristo, porta dell’eterna felicità. Il culto del
«sabato a Maria» ha avuto devoti di grande santità, come santa Caterina da
Siena, san Francesco di Sales, sant'Alfonso de' Liguori, e altri.
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Fercolo Cristo Risorto- Barrafranca |
La
DOMENICA è il "giorno del Signore". Per antonomasia è il giorno della
Resurrezione di Cristo (Marco 16,2; Luca 24,1; Giovanni 20,1).
Fonti: "FILOTEA
PER I DEFUNTI Sancta et salubris est cogitatio pro Defunctis exorare, ut a
peccatis solvantur" (Lib. 2. Machab., XII, 46) 3ª edizione, Milano
Tipografia della Santa Lega Eucaristica 1902; "Il mercoledì, il giorno di
San Giuseppe" opuscolo, in francese, di padre Roland Gauthier (Montréal
1999); www.roccaporena.com; www.apostatisidiventa.blogspot.com; fonti orali. (Foto e materiale sono soggetti a copyright)
RITA BEVILACQUA