domenica 8 ottobre 2017

L’8 ottobre 1881 nasceva lo storico barrese don Luigi Giunta

Don Luigi Giunta
Nell'anniversario della sua nascita, vogliamo ricordare una delle figure più prestigiose della storia di Barrafranca (EN), amato e stimato dal suo popolo sia come uomo, sia come sacerdote, sia come storico. Stiamo parlando dello storico barrese don Luigi Giunta. Egli condusse tutta la sua vita con rigore e umiltà, al servizio della comunità e della chiesa.
Luigi Giunta nacque a Barrafranca l’8 ottobre 1881 da Vincenzo e da Antonina Di Dio, abitanti in via Guerreri.  Dopo avere studiato presso il Seminario Vescovile di Piazza Armerina, fu ordinato sacerdote da monsignor Mario Sturzo, vescovo della Diocesi, il 21 novembre 1903, a Mazzarino.
Nel 1906 fu vicario cooperatore della chiesa  Maria SS. della Purificazione di Barrafranca.
Dal 3 aprile 1931 fu rettore della chiesa di San Giuseppe di Barrafranca
Dall’8 febbraio 1933 fu vicario economo della chiesa  Maria SS. della Purificazione
Dal 22 gennaio 1934, parroco della chiesa Maria SS. della Purificazione(allora unica parrocchia), successivamente elevata a chiesa Madre. 1918, durante l'epidemia della "spagnola"  e nel 1929, durante l’epidemia "meningite cerebro-spinale", si prodigò per aiutare moralmente e spiritualmente le migliaia di cittadini colpiti dal morbo, non curante del possibile contagio.
Interno chiesa Madre inizi del '900
Durante i bombardamenti del luglio 1943, anche la chiesa Madre fu colpita mentre don Luigi celebrava messa. Incurante dei crolli, si buttò tra le macerie per salvare la gente che era rimasta disperatamente intrappolata. Subito dopo si impegnò nella ricostruzione della chiesa sensibilizzare con l’esempio e le parole la cittadinanza, che concorse generosamente per la ricostruzione della loro chiesa Madre. Incurante della morte, amministrò l’estrema unzione alle vittime che i bombardamenti avevano provocato. Per tutti aveva una parola di conforto e di incoraggiamento. Uno dei suoi tanti atti di coraggio fu  nell'affrontare gli Americani e chiedendo loro di lasciare liberi due soldati tedeschi che erano stati fatti prigionieri e che erano tenuti legati a testa in giù. Gli Americani non accolsero la sua preghiera, ma per l’intraprendenza dimostrata, gli fu attribuita la Croce di Commendatore dell’Ordine Militare d’Aragona.
Tanto era stimato e ben voluto da tutti che don Luigi custodiva nella sua abitazione in via Guerreri  l’oro del SS. Crocifisso e mai risultarono ammanchi. Fu anche uomo di vastissima cultura: scrisse poesie in latino e in italiano; racconti; un romanzo; una satira e due bellissime tragedie liriche: Il Conte Ugolino della Gherardesca, in tre atti, e Sant’Agnese, in quattro atti; tutti andati irrimediabilmente perduti. L’opera principale, grazie a cui è passato alla storia, è costituita da "Brevi cenni storici su Barrafranca" pubblicata nel 1928. Egli riuscì a ricostruire la storia delle origini e dei successivi sviluppi del proprio paese natio. Collaborò alla rivista "La Siciliana" di Siracusa, dove pubblicò diversi articoli sulla storia di Convicino.
Lapide commemorativa in via Guerreri
Si spense  a Barrafranca il 27 novembre 1966.
A perenne memoria gli è stata intitolata una delle strade che si intersecano con il vilae Gen. Cannada,  di fronte alla caserma dei Carabinieri e, in occasione del ventennale della sua morte, il 7 novembre 1986 l’Amministrazione Comunale dell’allora sindaco prof. Giovanni Nicolosi, pose una lapide nella sua abitazione sita in via Guerreri.
Fonti: Don Lino Giuliana, La Chiesa di Piazza Armerina nel Novecento; Salvatore Licata, Barresi in primo piano (Foto e materiale sono soggetti a copyright)

RITA BEVILACQUA