martedì 6 maggio 2014

Aspettando l'apertura della chiesa di San Francesco

Chiesa San Francesco, anni '20
La Chiesa di San Francesco,  fu fondata nel 1694 dai frati francescani sulla cima della collina nella zona SILVIA, che era in aperta campagna, vicino alla chiesa di S.MARCO (non più esistente), per ubbidire alla loro regola di allontanarsi dal centro abitato, accanto al Convento di vaste proporzioni, costruito fra il 1624 e il 1697. Fu abbandonato nell'ottobre 1866 quando, con l’Unità d’Italia, venne varata una legge del 7 luglio dello stesso anno  in base alla quale vennero soppressi tutti gli ordini religiosi e i loro beni immobili furono destinati alle amministrazioni locali. Parte del monastero  venne adibito a Municipio e stazione dei Carabinieri. Dopo un periodo di sbandamento, i frati decisero di costruirne uno nuovo, però più piccolo "u Cummintinu", dove c'è l'attuale via Belvedere, e con precisione deve c'è "a crucidda".
Chiesa San Francesco anni '70
Con i Patti Lateranensi del 1929, parte del Convento venne restituito ai frati che ritornarono ad abitarlo, mentre "u Cummintinu" fu adibito a scuola elementare maschile. Il prospetto attuale è opera di Santo Scarpulla e risale al 1923. La pare alta fu costruita nel 1927, con una finestra bifronte che funge pure da campanile.
Il convento fu definitivamente abbandonato il 24 aprile 1984, dopo l’ultimo frate, padre Guardiano. La chiesa, gestita dal clero della Chiesa Madre, continuò ad essere aperta al pubblico fino al 1999.
Nell'ottobre 2013 sono iniziati i lavori di restauro sia della facciata che degli interni. Durante i lavori di rafforzamento del pavimento, sotto  vennero scoperte dei cunicoli e dei sotterranei, simili a catacombe. Ma la scoperta più grandiosa è stata il ritrovamento di una cripta , molto simile ad una cappelletta, con annessi colatoi. 
Alla cripta si accede mediante una scalinata che inizia dal pavimento davanti all'entrata principale della chiesa. Inoltre sono stati rinvenuti numerosi resti di defunti (anticamente i sotterranei delle chiese fungevano da cimitero). Ancora i lavori non sono ultimati.
Speriamo che al più presto, sia la chiesa che i sotterranei siano aperti al pubblico perché, vi assicuro,sono bellissimi (ho avuto modo di vederli all'inizio dei lavori). Auguriamoci che il restauro riporti all'antico splendore questa chiesa, al cui interno sono narrate, attraverso tele e affreschi, le vicende della vita di san Francesco e che custodiva le statue di due Santi molto amati dagli italiani e dai barresi in particolare, ossia san Francesco e sant'Antonio (attualmente sono custoditi nella chiesa Madre).
Rita Bevilacqua 




  








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