martedì 20 maggio 2014

Ex chiesa di san Giuseppe (parte I)

Chiesa di San Giuseppe 
Su una pietra che stava collocata alla sommità del portone vi era  la scritta: "Tu Joseph salve, salve et Tu mater Jesus -1671". Da questo si deduce che il 1671 fu l'anno della costruzione della chiesa, che fungeva da cappella all'annesso educandato femminile, ingranditosi grazie alle donazioni della nobildonna Filippa Amantia nel 1853, con delle celle site nell'attigua ex pretura (via Vasapolli), diretto dalle Carmelitane. La chiesa fu ingrandita nel 1776 con il cappellone. La facciata, molto semplice e armoniosa, era conclusa con le statue della Sacra Famiglia, opera di Scarpulla. Venne chiusa al culto negli anni’70 e definitivamente demolita nel 1979. 

Nella foto si possono ammirare alcuni arredi della chiesa: l'altare ligneo, il vecchio confessionale, in pregiato barocco, che dopo la chiusura fu restaurato e si trova nella chiesa Madre, i pulpito e il fercolo ligneo con cui viene portato il processione il 19 marzo il patriarca san Giuseppe. Questo si trova, come la statua lignea del Patriarca, nella chiesa Madre. 

Confessionale ligneo 

Il parroco Giunta scrive che in un inventario del 1745 erano elencati la statua lignea di san Giuseppe con il bambino, risalente al 600, una pittura della santa Famiglia, il quadro di san Liborio, oltre ad altri arredi sacri (di cui è rimasto ben poco). Inoltre in fondo si vede l'altare ligneo, il cui tabernacolo aveva, sulla porticina, i misteri della passione.

Quando venne chiusa al pubblico (anni '70), divenne il luogo dove conservare gli arredi sacri: infatti al centro della foto si può vedere l'antico "Trunu" che trasporta, il venerdì santo, il Crocifisso, a desta il baldacchino di san Giuseppe e a sinistra il confessionale ligneo , di mirabile fattura (attualmente si trova nella chiesa Madre. (le foto fanno parte dell'archivio del signor Cateno Marotta). 
A presto la II parte. (Foto e materiale sono soggetti a copyright)

RITA BEVILACQUA 







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