mercoledì 14 marzo 2018

Antichi ricordi fotografici della festa del Patriarca San Giuseppe a Barrafranca

Particolare della "tavola" di San Giuseppe
Il 19 marzo la Chiesa festeggia il Patriarca San Giuseppe, sposo di Maria  e padre di Gesù. 
I festeggiamenti in onore del Santo si svolgono in molti paesi della Sicilia, tra cui Barrafranca (EN). 
Ogni anno il Santo Patriarca viene ricordato in due momenti di alto valore folkloristico: la mattina del 19 attraverso  la rappresentazione conosciuta come "Fuga in Egitto",  e la sera con la processione del fercolo del Santo. La "Fuga in Egitto è  una rappresentazione che ha come tema la fuga, dalla persecuzione di Erode, della Santa Famiglia verso l’Egitto, raffigurata da tre bambini vestiti in costume. Pur partendo da un argomento presente nei vangeli canonici, si allontana dal racconto quando, durante il viaggio, compaiono tre Soldati del re Erode, rappresentati da tre giovani figuranti a cavallo,  che hanno il compito di uccidere il Bambin Gesù. Tempestivamente interviene un Angelo (rappresentato da un ragazzo) che distoglie i soldati dal loro compito e li convince del potere di Dio e della salvezza del Bimbo.
Pietro Vitale alias Pietro Forcella
Oggi vogliamo pubblicare alcune foto del passato che ci riportano alla mente le origini di una festa secolare, dove la religiosità popolare verso il patriarca San Giuseppe trova la sua massima espressione.
Sino agli anni '80 la figura di San Giuseppe era rappresentata da Pietro Vitale (1899-1986), conosciuto in paese come Pitro Furcedda, un signore barbuto, avanti negli anni.
Pietro Vitale nei panni di San Giuseppe
Il suo aspetto assomigliava tanto alla classica iconografia di san Giuseppe: anziano, canuto nella barba e nei capelli, dall’aspetto rassicurante. Vestito con tunica, cappello e bastone, recante in punta un giglio, accompagnava per mano il bambino-Gesù, mentre la bimba-Madonnina, sopra un asino, li seguiva. 
Dopo la sua morte, il personaggio di San Giuseppe è stato affidato ad un bambino. 

Primi anni '50
In questa foto degli inizi anni '50, tra una immensa folla, troneggiano, sopra i loro cavalli, i "Tre Ufficiali di Erode" che danno la caccia al Bambin Gesù". 
In passato i personaggi simboleggianti gli Ufficiali di Erode erano scelti tra giovani adulti, sopra i vent'anni, naturalmente abili cavalieri. Attualmente sono molto più giovani.
Nelle seguenti foto sono raffigurati alcuni momenti della Fuga in Egitto del 1954. Tra i cavalieri ritratti vi è il signor Luigi Centonze, molto conosciuto in paese perchè, oltre a fare per anni uno degli Ufficiali, si occupò fino al 1993 della preparazione dei figuranti- Ufficiali. Tanta era la devozione e l’attaccamento alla festa, che il signor Centonze   preparava i giovani a casa propria. 
Anno 1954

Le foto d'epoca sono state scattate in Piazza Fratelli Messina. Ciò si evince da una delle foto dove è visibile il piano della Piazza e i personaggi accompagnati dai carabinieri. Da informazioni raccolte, si suppone che, per qualche periodo, la rappresentazione si svolse nella suddetta Piazza. (foto Lidia Centonze)
Anno 1954

Anni '50

La foto accanto, risalente agli anni '50, ritrae la famiglia del prof. Salvatore Ciulla, stimato scrittore e politico barrese, in occasione della festa di san Giuseppe, dove la figlioletta, sopra un asino, raffigurava la Madonna. Dietro si può scorgere la figura del vecchio Vitale nei panni di san Giuseppe.

1988
"Evviva il Verbo evviva
Maria che l’ebbe in seno,
E di Maria non meno
Viva Giuseppe ancor." (parte finale del testo della Fuga in Egitto). Tra lo scoppio dei mortaretti, le allegre marce suonate dalla Banda musicale del paese, il Bambin Gesù benedice la tavola imbandita in onore del Santo Patriarca con la seguente formula:
"Biniditta a cena, biniditta a Maddalena, biniditti tutti quanti. U Patri, u Figghiu e u Spiritu Santu!"
PS Alcune foto di questo articolo sono dell'archivio del compianto Giovanni Collura che, gentilmente, mi aveva donato.  (Foto e materiale sono soggetti a copyright)

RITA BEVILACQUA



1 commento: