Pianta di tenerume- tinnirumi in dialetto |
Uno dei piatti estivi che caratterizzano la
cucina barrese è "a
pasta ccu tinnirumi".
Molto apprezzato dai barresi e dai siciliani in genere, si tratta di un piatto povero, tipicamente estivo, della cultura contadina.
Con
il termine Tenerumi i siciliani indicano le foglie delle zucchine in
particolare della Cucurbitacea, nota come: “zucchina lunga” o “zucca serpente
di Sicilia” (così chiamata perché nella coltivazione libera sul terreno si
ricurva, prendendo la tipica forma di un serpentello), una speciale
zucchina stretta, lunga e molto tenera che si mangia prevalentemente lessata,
molto apprezzata per le sue qualità rinfrescanti e diuretiche.
Prime tracce di
questa specie risalgono a ritrovamenti datati oltre 7000 anni a.C. tanto che
pare sia stata la prima specie di zucca conosciuta al mondo, coltivata dai
Fenici e usata in India e in Africa per la realizzazione di strumenti musicali.
E’ un piatto tipicamente siciliano, data la difficoltà fuori dall'isola di
trovare il fogliame e viene consumato in estate, periodo in cui la pianta è
coltivata.
Pasta con tenerume |
Si tratta, come dicevamo, di un piatto povero
che affonda le radici nella cultura contadina siciliana, quella conosciuta come
“cucina di sopravvivenza” che, nei periodi di povertà, portava a far tesoro di
ogni parte commestibile della pianta. La gente era costretta a vendere le
zucchine e quel che restava era appunto le foglie. Inoltre, durante il
periodo estivo, si aveva così a disposizione della verdura fresca e gustosa.
Con le foglie di tenerume si prepara
un’ottima minestra, insaporita con estratto di pomodoro o salsa, che le
conferisce un piacevole sapore dolciastro. C'è chi lo arricchisce con patate, basilico, e zucchina, trasformandolo in minestrone. Il tipo di pasta usata sono gli
spaghetti spezzettati.
Più recente è il consumo del tenerume con pasta
“asciutta”, anche perché una volta cotti possono essere utilizzati come una
vera e propria verdura a foglia verde.
(Foto e materiale sono soggetti a copyright)
RITA BEVILACQUA
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