Particolare della statua in cartapesta di sant'Anna- Barrafranca |
Il 26 luglio la Chiesa
festeggia Sant’Anna, madre della vergine Maria. La devozione a Sant’Anna, dal nome
ebraico Hannáh che significa grazia, graziosa, è diffuso in tutta la
Cristianità perchè legato alla sua maternità, all’aver portato in grembo Maria,
madre di Gesù e speranza del mondo. Sant’Anna è patrona delle madri di
famiglia, delle vedove e delle partorienti, colei che viene invocata nei parti
difficili.
Non tutti sono a conoscenza che a
Barrafranca (EN) l’unico Convento femminile chiamato Collegio di Maria (abbandonato definitivamente dalle
suore nel 1997), la cui struttura è sita in Piazza
Fratelli Messina, ospitò per circa settant'anni le Suore di S. Anna, fondate
dalla beata Rosa Gattorno.
Andiamo per ordine.
Targa commemorativa 125 anni fondazione Suore di S.Anna |
Nell'attuale Piazza Fratelli
Messina, che prende il nome dai sacerdoti Calcedonio e Gaetano Messina, nel
1733 fu fondato un Monastero benedettino (aperto nel 1737) e una chiesa
dedicata a San Benedetto, costruita intorno al 1745. Dopo la legge
post-unitaria del 7 luglio 1866 con la quale venivano soppressi tutti gli
ordini religiosi e i loro beni immobili, il monastero fu abbandonato. Anni
dopo, in seguito ad un accordo tra il Comune di Barrafranca e la Chiesa locale,
il caseggiato a destra della chiesa di san Benedetto fu permutato con i locali
del Collegio di Maria, abitato dalle Suore del Buon Pastore.
Il suddetto
Collegio era stato fondato nel 1850 dai Sac. Calcedonio e Gaetano Messina
accanto all’ex Chiesa di S. Giuseppe (andata distrutta e trasformata
nell'attuale Piazza San Giuseppa). Le Suore del Buon Pastore si trasferirono così
nell'ala destra del Convento di San Benedetto, che assunse il nome di Collegio
di Maria.
Statue di S. Anna e la Madonna bambina. |
Nel 1895 il Collegio di Maria accolse le Suore di S. Anna, fondate dalla beata
Rosa Gattorno, le quali vi rimasero fino agli anni 70, quando a esse
subentrarono le Suore Domenicane del Sacro Cuore di Gesù, andate via
definitivamente nel 1997.
Molto probabilmente a questo periodo risale un’edicola
di legno lavorato, a modo di teca con vetri, contenente le piccole statue in
cartapesta di S. Anna e la Madonna bambina. La teca trovava posto a destra
dell’Altare Maggiore della chiesa. Dopo la chiusura della chiesa di san
Benedetto si erano perse le tracce, finché anni fa fu trasportata nella Chiesa Maria SS. della Purificazione, chiesa Madre, dove attualmente si trova.
L' opera delle "Figlia di S. Anna" e la presenza della teca con le statuette fanno presupporre che, durante la loro permanenza a Barrafranca, le Suore abbiano portato e trasmesso la loro devozione alla madre S. Anna, a cui l'Istituto era dedicato.
Di questa devozione rimane un'antica preghiera in dialetto, che qualche anziana ancora ricorda:
"Ji
mi curcu a la svintura,
a Matri sant’Anna mi teni accura,
mi cupuna cu lu so mantu,
Patri, Figghiu e Spiritu Santu".
Beata Anna Rosa Gattorno, al secolo Rosa Maria Benedetta (Genova, 14 ottobre 1831 – Roma, 6 maggio 1900), è stata una religiosa italiana. Fondò a Piacenza una nuova famiglia religiosa, che denominò definitivamente "Figlie di S. Anna, madre di Maria Immacolata". Nel 2000 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II.
FONTI: Luigi Giunta, Cenni storici su Barrafranca, 1928; Gaetano Vicari, Guida alle principali chiese di Barrafranca; Fonti orali.
(Foto e materiale sono soggetti a copyright)
RITA BEVILACQUA
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