Fercolo della "Nostra Signora del Sacro Cuore" dopo il restauro del 2015 |
A Barrafranca (EN) la
festa della Nostra Signora del Sacro Cuore, che nel paese si festeggia l’ultima
domenica di settembre, chiude il ciclo delle feste estive dedicate
alla Madonna. Non sappiamo quando a Barrafranca sono iniziati i
festeggiamenti. Nel suo Dizionario (1907) il Nicotra scrive che una statua
della suddetta Madonna si trovava nella chiesa di san Francesco nell'omonimo
altare (attualmente reca una statua dell’Immacolata) e si celebrava in
questa chiesa ogni prima domenica di agosto (vedi anche "Guida alle principali
chiese di Barrafranca" del barrese Gaetano Vicari). Non sappiamo perché fu
spostata la data. Si potrebbe ipotizzare che, dovendo chiudere il ciclo estivo
dei festeggiamenti concernenti i vari patroni o santi che caratterizzano tutti
i comuni siciliani, anche a Barrafranca si decise di festeggiare a fine
settembre la nuova devozione, sorta con l’arrivo in paese della statua,
avvenuta nel 1879 e realizzata dalla casa Daniel di Parigi, sotto richiesta dei
frati minori per la loro chiesa di san Francesco. In seguito a questioni sorte
tra i frati, la statua fu donata alla chiesa Madonna dell’Itria. La statua fu
posta nella nicchia dell’altare Maggiore della chiesa che prima custodiva la
statua della Madonna dell’Itria. Nell'estate 2015 la statua fu inviata a
Ortisei (BZ) per essere restaurata e riportata agli antichi splendori. Il
restauro è stato effettuato dalla ditta Stuflesser di Ortisei, restauratori
e realizzatori di sculture di legno. Il tutto è stato possibile grazie alle
offerte dei fedeli. I festeggiamenti prevedono una novena di preparazione, che
si svolge nella chiesa della Madonna dell’Itria e infine i festeggiamenti di
domenica con la tradizionale processione serale per la "Via dei Santi".
La devozione della
Chiesa Cattolica alla Nostra Signora del Sacro Cuore risale al 1857 e nasce a
Bourges, in Francia, dove un giovane sacerdote Giulio Chevalier (1824-1907)
fonda la “Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore”. Fu proprio il giovane
sacerdote a far presente ai suoi confratelli che nella sua congregazione Maria
sarebbe stata onorata con il titolo di “Nostra Signora del Sacro Cuore”. La
prima effige risale al 1891 e l’immagine prescelta era l’Immacolata (come
appariva nella medaglia miracolosa di Caterina Loboué), ma con una novità: in
piedi, davanti alla Madonna, vi era Gesù fanciullo mentre con la sinistra
mostra il suo cuore e con la destra indica la madre. L’immagine fu poi cambiata
nel 1874 da papa Pio IX in quella che attualmente è riconosciuta dalla chiesa
(e che fino a qualche anno fa si usava pure a Barrafranca): Maria con il
bambino in braccio nell’atto di svelarne il Cuore, mentre il Figlio indica la
Madre. La preghiera che si legge dietro l’immagine fu scritta dallo stesso
Chevalier. Il calendario liturgico non prevede una giornata particolare in cui
celebrare la “Nostra Signora del Sacro Cuore”.
"Ricordatevi o Nostra
Signora del Sacro Cuore di Gesù, del potere ineffabile che il vostro divin
Figliolo vi ha dato sopra il suo Cuore adorabile. Pieni di fiducia nei vostri
meriti, noi veniamo ad implorare la vostra protezione. O Celeste Tesoriera del
Cuore di Gesù, di quel Cuore ch’è la sorgente inesauribile di tutte le grazie,
e che Voi potete aprire a vostro piacere, per farne discendere sopra gli uomini
tutti i tesori di amore e di misericordia, di lume e di salute ch’Esso
racchiude in sè, concedeteci, ve ne scongiuriamo, i favori che vi domandiamo…
No, noi non possiamo ricevere da Voi alcun rifiuto, e poiché Voi siete la
nostra Madre, o Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, accogliete benignamente
le nostre preghiere e degnatevi di esaudirle.
Così sia."
(Foto e materiale sono soggetti a copyright)
RITA BEVILACQUA
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